Le date di scadenza in etichetta

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Le date di scadenza in etichetta

Cosa significano le date di scadenza che vediamo riportate sulle etichette dei prodotti? Cerchiamo di scoprirlo con la terza uscita di #Incontriinetichetta, la campagna informativa svolta dalla Federconsumatori Basilicata insieme ad Asset Basilicata e Camera di Commercio di Basilicata.

Data di Scadenza e Termine Minimo di Conservazione
Il Regolamento (UE) n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti, “regolamento FIC”, richiede l’indicazione del termine minimo di conservazione o della data di scadenza. Queste indicazioni indicano il periodo di tempo in cui un alimento può essere mantenuto in determinate condizioni di conservazione. Sebbene queste indicazioni siano obbligatorie per legge, il tipo e la durata sono scelti dagli operatori del settore alimentare, sotto la loro responsabilità, ad eccezione delle uova e della carne fresca di pollame. Le due indicazioni si applicano come segue:

  • la data “da consumarsi preferibilmente entro“, adatta alla maggior parte degli alimenti,
    indica la data fino alla quale l’alimento conserva le sue proprietà specifiche se correttamente
    conservato. Si riferisce alla qualità degli alimenti.
  • la data “da consumarsi entro” è richiesta per gli alimenti che, dal punto di vista
    microbiologico, sono altamente deperibili ed è quindi probabile che, dopo un breve periodo
    di tempo, costituiscano un pericolo immediato per la salute umana. Dopo la data di
    scadenza, un alimento è considerato a rischio. Si tratta di indicazioni relative alla sicurezza
    alimentare
    .

Queste indicazioni devono essere espresse in conformità all’Allegato X del Regolamento UE che anche comprende un elenco di alimenti per i quali non è richiesta la data “da consumarsi preferibilmente entro”, ad esempio frutta fresca, verdura, vini, sale, zucchero, aceto, gomme da masticare.

E’ importante sapere che…

  • Uno studio condotto dalla Commissione Europea (2018), stima che fino al 10% degli sprechi alimentari generati ogni anno nell’UE è legato alla data di scadenza.
  • La Commissione sta attualmente effettuando una  valutazione d’impatto, con consultazioni pubbliche e mirate, nonché  una ricerca sui consumatori  per identificare nuovi modi di esprimere l’indicazione della data che soddisfino le esigenze di informazione dei consumatori riducendo al minimo gli sprechi alimentari.
  • L’EFSA l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare per contribuire alla riduzione degli sprechi alimentari ha pubblicato le linee guida sull’indicazione in etichetta del termine di durabilità degli alimenti e sulla corretta informazione ai consumatori sulla conservazione degli alimenti (Guidance on date marking and related food information: part 1 (date marking); Guidance on date marking and related food information: part 2 (food information).

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