Ideare una pratica responsabile paneuropea attraverso cui condurre lo storytelling digitale, mettendo al centro l'accountability, un termine inglese che non ha il suo esatto corrispettivo in tutte le lingue, ma che esprime in un’accezione molto ampia il termine di responsabilità: è questo lo scopo del progetto NACCS, che vede tra i partner la Camera di commercio della Basilicata. E proprio l'Ente camerale, interessato a fare disseminazione del progetto, lo ha presentato agli studenti dell'istituto Tecnico commerciale di Matera Loperfido, in visita per conoscere più da vicino il sistema camerale e le sue tante declinazioni. Tra queste, c'è l'adesione a progetti europei come NACCS, che fa leva su storytelling e digiltal storytelling per generare racconti che emozionino, che abbiano valore e in cui le persone si possano identificare, anche per sostenere le organizzazioni che lavorano in ambito formativo, culturale e civico invogliandole ad utilizzare le storie in modo quanto più inclusivo.

Il progetto prevede, tra le altre, una strutturata attività di stakeholder engagement per raccogliere informazioni ed acquisire conoscenze sulle attività ed esperienze riguardanti lo storytelling o digital storytelling messe in atto nelle comunità di ciascun partner, per aumentare la consapevolezza del ruolo e dell'applicazione pratica della responsabilità narrativa nei contesti culturali e comunitari. La scuola è uno dei principali interlocutori dell'Ente per le funzioni ad esso assegnate in materia di orientamento al lavoro e alle professioni, nonchè per l'importanza dello sviluppo e della condivisione di un video racconto digitale quale competenza personale e sociale, oltre che per la capacità di imparare a imparare sollecitata dal digitale e dallo storytelling.

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