I redditi disponibili delle famiglie consumatrici tra il 2021 e il 2023 in Basilicata sono aumentati in media del 9,7%, mentre il reddito disponibile pro-capite è aumentato dell’11,3%, passando dai 15.571,97 euro del 2021 ai 17.335,85 euro del 2023. Lo rivela un’analisi di Unioncamere-Centro Studi Guglielmo Tagliacarne, spiegando che il “reddito disponibile delle famiglie consumatrici” è da intendersi come “il reddito delle famiglie residenti nel territorio proveniente dalla differenza tra entrate (risultato lordo di gestione, prevalentemente costituito dal reddito figurativo proveniente dal possesso di una abitazione occupata dal proprietario, redditi da lavoro, redditi da capitale, prestazioni sociali, come le pensioni) e uscite (imposte e contributi sociali) più una posta residua di trasferimenti (versamenti a istituzioni sociali, rimesse dall’estero, ecc.) nel corso dell’anno di riferimento”.
In base ai dati Istat rielaborati da Unioncamere e Centro Studi Tagliacarne, la graduatoria delle province italiane in base alla variazione percentuale del reddito disponibile delle famiglie consumatrici 2021-2023 vede all’83° posto Matera, dove si è registrato un incremento del 10,50%, mentre Potenza è in 95^ posizione con un incremento del 9,28%. Aumenti che, comunque, non riescono a recuperare la perdita del potere d’acquisto generato dall’inflazione, cresciuta del 14,2% nello stesso periodo di tempo.
L’analisi (in allegato) spiega che a contribuire alla crescita del reddito disponibile in tutte le province italiane è stata soprattutto la componente legata al reddito da lavoro dipendente, che rappresenta la parte largamente maggioritaria delle entrate delle famiglie italiane. Tra il 2021 e il 2023, quest’ultima voce è infatti aumentata dell’11,8% a fronte dell’11,3% del reddito complessivo disponibile.
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